“Nell’ottica di permettere alle persone con disabilità di partecipare su base di eguaglianza con gli altri alle attività ricreative, del tempo libero e sportive, gli Stati Parte prenderanno misure appropriate per:
a. incoraggiare e promuovere la partecipazione, nella misura più estesa possibile, delle persone con disabilità nelle attività sportive principali a tutti i livelli;
b. assicurare che le persone con disabilità abbiano la possibilità di organizzare, sviluppare e partecipare ad attività sportive e ricreative specifiche per le persone con disabilità e, a tal fine, incoraggiare la messa a disposizione, su base di uguaglianza con gli altri, di adeguati mezzi di istruzione, formazione e risorse;
c. assicurare che le persone con disabilità abbiano accesso a luoghi che ospitano attività sportive, ricreative e turistiche;
d. assicurare che i minori con disabilità possano partecipare, su base di uguaglianza con gli altri minori, alle attività ludiche, ricreative, agli svaghi ed allo sport, incluse le attività previste dal sistema scolastico;
e. assicurare che le persone con disabilità abbiano accesso ai servizi forniti da coloro che sono impegnati nell’organizzazione di attività ricreative, turistiche, di tempo libero e sportive”.
Così recita il paragrafo 5 dell’articolo 30 della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità approvata dall’Onu nel 2006 e recepita dallo Stato italiano nel 2009.
Proprio per dare attuazione sempre maggiore ai diritti tutelati dalla Convenzione l’Anmic di Parma collabora con la Provincia nel progetto “Sport insieme si può”.
Due slittini per sci da fondo con racchette e sci, tre carrozzine per la pratica del basket e della scherma. Sono le prime attrezzature acquistate nell’ambito del progetto di promozione dello sport disabile realizzato dalla Provincia con il contributo di Banca Monte Parma e con la collaborazione del Comitato italiano paralimpico, dell’Anmic e del Comitato provinciale del Coni: attrezzature che andranno ad arricchire la dotazione di strutture importanti come le stazioni sciistiche di Schia e Prato Spilla (gli slittini) e di società sportive impegnate nello sport disabile come la Magik, la Polisportiva Gioco, il club La Farnesiana (le carrozzine).
“Diamo risposte concrete a un bisogno del territorio – ha detto oggi in piazza della Pace, aprendo la cerimonia di consegna, il responsabile dell’Agenzia per lo Sport della Provincia Walter Antonini -. Sono attrezzature, anche molto costose, che andranno ad alcune società impegnate nella scherma e nel basket in carrozzina e che arricchiranno gli impianti di Schia e Pratospilla di strumenti nuovi, strumenti che fino ad oggi non c’erano: così si permetterà un primo approccio agli sport invernali ai ragazzi con disabilità motoria. Anche questo è un modo per far crescere lo sport per i disabili, uno degli obiettivi che ci eravamo posti quando siamo partiti con l’Agenzia”.
Le due carrozzine per il basket sono assegnate alla Polisportiva Gioco e alla Società Magik Basket Parma. La Polisportiva Gioco è un’associazione, voluta e gestita da persone con disabilità, che promuove e propone l’integrazione e lo sviluppo dell’individuo attraverso la pratica dello sport; quest’anno la squadra di basket si è classificata quarta nel campionato nazionale A2 di basket in carrozzina. La Magik Basket Parma esercita attività di mini-basket in carrozzina (non elettrica) rivolta ai ragazzi disabili dai 6 ai 16 anni, con l’obiettivo di promuovere occasioni di aggregazione tra giovani con “diversa mobilità”.
La carrozzina per la scherma va invece al Club scherma La Farnesiana, che esercita la promozione della scherma rivolta ai soli disabili fisici in età evolutiva ed adulta, a livello sia amatoriale sia agonistico, in ambito regionale, nazionale e internazionale. Attualmente La Farnesiana ha 3 atleti disabili che esercitano l’attività nella categoria B di sciabola e nelle categorie Esordienti e C di spada.
La gestione degli acquisti e la distribuzione nelle strutture delle attrezzature sportive specifiche sono state affidate dalla Provincia all’Anmic di Parma. “La collaborazione tra Anmic e Provincia è intensa e ben strutturata, e anche questa iniziativa lo dimostra: unire le forze è fondamentale, tanto più in momenti come questo. In questo modo si aiuta lo sport a crescere nel nostro territorio”, ha osservato il presidente dell’Anmic Alberto Mutti. “Iniziativa importante” anche per il vice presidente provinciale del Coni Arnaldo Bicocchi, affiancato dalla consigliera regionale del Comitato italiano paralimpico Angela Tassi. “Lo sport riesce di fatto a superare le barriere”, ha aggiunto Bicocchi, confermando “l’attenzione del Coni allo sport praticato dalle persone con disabilità”. Pieno il sostegno di Banca Monte Parma, intervenuta con Giuseppe Caltabiano: “Abbiamo aderito molto volentieri a un progetto che si è articolato nel tempo e nel territorio – ha detto – avendo come obiettivo il fatto che lo sport possa essere davvero un diritto per tutti. Quest’impostazione è piaciuta molto a Banca Monte, che è banca del territorio al fianco delle istituzioni, anche a conferma di un impegno forte verso i giovani e lo sport”.
Sport insieme si può
Si tratta di un progetto di promozione dello sport disabile realizzato dalla Provincia con il contributo di Banca Monte Parma e con la collaborazione del Comitato italiano paralimpico, dell’Anmic e del Comitato provinciale del Coni: un’iniziativa volta ad aiutare in primis bambini e ragazzi ma anche adulti con disabilità ad avvicinarsi alla pratica delle discipline sportive, nella piena consapevolezza del valore socializzante, ricreativo e anche concretamente terapeutico (ad esempio di sostegno alla riabilitazione e al recupero motorio) che lo sport può avere, per tutti e per le persone con disabilità in specie.
Oltre all’acquisto delle attrezzature speciali, altre due le azioni del progetto: un numero telefonico dedicato (335 7800467) che è possibile chiamare per avere informazioni di qualsiasi tipo sulle offerte di sport per disabili nel nostro territorio (dai luoghi alle strutture, alle società attive nelle diverse discipline); un corso di formazione per insegnanti e operatori sportivi, progettato in collaborazione con la sede parmense dell’Ufficio scolastico regionale, per far sì che già a scuola, grazie ai loro insegnanti, i ragazzi e le ragazze disabili trovino un ambiente favorevole alla pratica dello sport.