La presa di posizione netta e decisa dell’Anmic ha dato i frutti sperati: il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero ha imposto all’Inps di sospendere gli effetti della circolare 149 del 28 dicembre 2012 che stabiliva la valutazione del reddito del coniuge nel computo delle condizioni per la concessione delle provvidenze economiche per gli invalidi totali (vedi articolo “La storia si ripete: continua l’attacco ai diritti degli invalidi civili”).
Lo stesso Ministro ha affidato l’istruttoria del caso al Sottosegretario prof.ssa Cecilia Guerra e ha fatto propria la richiesta dell’Anmic di affidare la soluzione della questione al nuovo Parlamento che sarà eletto a febbraio, attraverso la valutazione di numerosi emendamenti presentati nelle precedenti legislature.
La stessa Inps, attraverso il messaggio 717 del direttore generale Nori, conferma di “non modificare l’orientamento amministrativo assunto a suo tempo dal Ministero dell’Interno e successivamente confermato nel tempo da questo Istituto all’atto del subentro nella funzione di erogazione delle provvidenze economiche per le minorazioni civili”.
Resta quindi valida l’interpretazione dettata dal Ministero, dalla Magistratura e da diverse sentenze della Cassazione e della Corte Costituzionale, come conferma ancora il messaggio dell’Inps: “…. sia nella liquidazione dell’assegno ordinario mensile di invalidità civile parziale, sia per la pensione di inabilità civile si continuerà a far riferimento al reddito personale dell’invalido”