Pubblichiamo le lettere inviate dal Presidente nazionale dell’Anmic Giovanni Pagano ai Presidenti del Senato della Repubblica, senatore Pietro Grasso, e della Camera dei Deputati, onorevole Laura Boldrini. Missive con cui il Presidente non si limita agli auguri di rito, ma sottolinea le problematiche relative al mondo della disabilità, auspicando il sostegno dei reggenti i due rami del Parlamento.
Al Presidente del Senato della Repubblica, Sen. Pietro Grasso
Gentile Presidente,
Le formulo, a nome mio personale e quale presidente dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili (Anmic), gli auguri per la Sua elezione alla seconda carica dello Stato nonché quelli di buon lavoro.
Il messaggio da Lei consegnato agli italiani ci fa sperare nella possibilità di rinascita del nostro Paese che è stato grande e che di questa grandezza vuole riappropriarsi.
I nostri concittadini chiedono giustizia sociale, lavoro, recupero dell’etica dei comportamenti; chiedono una vita fondata su valori forti, una politica che guardi ai deboli e alle nuove generazioni, una serenità di prospettive, tutte aspirazioni presenti nel discorso, da Lei pronunciato in occasione della Sua elezione.
Noi chiediamo, in particolare, attenzione per il mondo della disabilità, gravemente mortificato in questi ultimi anni da istituzioni insensibili alla sofferenza e al bisogno, che hanno lasciato soli i disabili e le loro famiglie, tagliando sostegno e servizi e che spesso hanno seminato la cultura dell’odio sociale, demonizzando una categoriache chiede tutela ed inclusione, come garantito dalla Carta Costituzionale e dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
Siamo sicuri che Lei ci sarà vicino nelle nostre battaglie per la creazione di un moderno Stato sociale che ponga al centro delle sue politiche l’uomo, i suoi sogni e la sua dignità.
Auguri e buon lavoro!
Il Presidente nazionale Anmic
Giovanni Pagano
Al Presidente della Camera dei Deputati On.le Laura Boldrini
Gentile Presidente,
la Sua elezione alla guida dell’Assemblea della Camera dei Deputati costituisce motivo di vanto per il Paese e rappresenta un segnale di speranza per tutti coloro che uno Stato, dimentico della sua cultura e della sua tradizione, ha relegato ai margini della società civile privandoli anche della dignità di persone.
Le sue parole:
“Quest’aula dovrà ascoltare la sofferenza sociale … Dovremo imparare a capire il mondo con la ricchezza interiore inesplorata di un disabile … Il pensiero va a chi ha perso certezze e speranze. Dovremo impegnarci a restituire piena dignità a chi ha perso la certezza dei diritti”
continuano incessantemente a risuonare nella mia mente, facendomi percorrere le tappe del tormentato cammino del popolo dei disabili sulla strada dell’inclusione sociale in questi sessanta anni di storia repubblicana.
Ho rivisto le “marce del dolore”, la povertà e la miseria, il dolore di tante famiglie ma anche l’orgoglio e la voglia di combattere per un mondo più giusto ed umano.
Ho pensato alle lotte dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili (Anmic) che ho l’onore di rappresentare, ai suoi successi e ai tristi giorni passati insieme alle persone disabili; ho pensato a chi eravamo e come siamo diventati e soprattutto a come le nostre conquiste siano state mortificate in questi ultimi anni in cui alla politica della tutela e del sostegno si è sostituita quella dell’indifferenza e della umiliazione umana e sociale.
Oggi, le Sue parole ci incoraggiano e ci danno fiducia soprattutto perché, oltre a provenire da un’altissima carica dello Stato, vengono da una Persona che ha vissuto e vive vicino ai deboli e per i deboli e ha fatto di questo impegno la ragione della propria vita.
Mi permetto di dirLe che anche i “volontari” dell’Anmic che rappresento hanno vissuto e vivono tra i disabili e per i disabili e oggi si sentono orgogliosi che la Politica, quella vera, sia pronta per un percorso comune che porti a dare sostegno a chi ha più bisogno e centralità all’uomo e alla sua dignità.
Grazie!Auguri di buon lavoro!
Il Presidente nazionale Anmic
Giovanni Pagano