E’ stato consegnato in Provincia di Parma il Premio Qualità Sociale, dedicato alle aziende che si impegnano nell’assunzione delle persone disabili. Tre premi e sei menzioni speciali su un totale di 66 adesioni: sono questi i numeri del Premio Qualità, giunto alla quarta edizione, intitolato alla Dottoressa Luisa Sassi, organizzatrice e responsabile del SILD (il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili), venuta a mancare cinque anni fa.
Numeri importanti, sopratutto in un periodo dove l’occupazione delle persone disabili è resa ancora più difficile a causa della crisi.
Parma continua dunque a mantenere una delle sue caratteristiche fondamentali: l’inclusione nel lavoro delle persone più in difficoltà,
alimentando anche in tempi di crisi quella coesione sociale che l’ha sempre contraddistinta e che nel tempo si è tradotta in qualità della vita e sviluppo economico.
Per la prima sezione è stata premiata la CDM TecnoConsulting, con menzione per la Cami srl e Parma Moda. Per la seconda, tra le aziende no profit, è stata premiata la Cooperativa Sociale EMC2, con menzione alle cooperative sociali Cigno Verde e Gruppo Scuola. Premiata infine la ElleCiEsse srl per la terza sezione, con menzione per Raffaele Caruso e Cavallino Bianco.

Con questa quarta edizione sono state raggiunte altre 59 assunzioni oltre l’obbligo, per un totale di 203 in quattro anni.

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L’intervento del presidente della sezione provinciale di Parma dell’Anmic Alberto Mutti

Un saluto molto cordiale a tutti gli intervenuti e un ringraziamento alla nostra Provincia che ormai da anni ripropone al mondo del lavoro “il premio Luisa Sassi”.
È un premio sentito nella nostra società. Lo si desume dalla partecipazione sempre più numerosa di ditte private e cooperative, che ci dimostrano quanta solidarietà c’è nel mondo del lavoro, nei confronti della categoria delle persone disabili.
È compito di tutti noi impedire che questo preziosissimo germoglio, la solidarietà, non inaridisca, ma continui a crescere in un ambiente fecondo, che in tempi non troppo lontani ha dato vita alla nostra Costituzione. Quest’ultima pone al primo posto il lavoro, come principio cardine del nostro ordinamento.
Nel nostro settore, è proprio il lavoro che consente alla persona disabile di entrare a pieno titolo nella società.
Ecco perché l’Anmic, l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili, sin dal suo sorgere ha privilegiato la richiesta di lavoro per l’intera categoria a scapito di tante altre richieste successive.
Ecco che negli anni 60 nel nostro paese assistiamo a varie mobilitazioni generali della categoria che l’Associazione chiamò “marcie del dolore”.
E così, la prima, la seconda e la terza marcia del dolore, fino all’Aprile del 1968, quando venne emanata la Legge 2 aprile 1968, n. 482.
I tempi erano maturi! Attraverso questa legge migliaia e migliaia di disabili furono collocati.
Il Paese aveva bisogno di questa Legge.
La categoria attendeva la sua emanazione, nonostante, fin da subito, mancava di un’importante finalità, ripresa poi dalla Legge 12 marzo 1999, n. 68.
La grossa mancanza era questa: l’integrazione lavorativa della persona disabile non avveniva né attraverso servizi di sostegno (SILD) né attraverso il collocamento mirato (il giusto posto di lavoro per la persona disabile).
Questa carenza venne colmata, come prima si diceva, dalla legge 68 del 99.
Ed è in questo periodo, fra la 482/68 e la L. 68/99, che la Dottoressa Luisa Sassi, iniziò ad operare nelle strutture previste per l’applicazione e il funzionamento di queste due Leggi.
Il suo lavoro preciso, puntuale svolto con grande capacità ed alta professionalità, la avvicina all’Associazione per iniziare una fattiva collaborazione.
Ecco perché oggi l’Associazione è orgogliosa di partecipare all’assegnazione di questo premio istituito da questa Provincia sempre all’avanguardia per premiare imprese e cooperative che nel 2013 hanno assunto 63 persone disabili, in parte a tempo determinato ed in parte a tempo indeterminato in quanto siamo certi che rappresenta lo spirito che ha animato la Dottoressa Luisa Sassi nello svolgimento del suo lavoro.
L’assunzione di 63 disabili può sembrare una piccola cosa, invece è un segnale importante della solidarietà che la nostra Provincia nutre a sostegno del mondo della disabilità.
Un’ultima ed importante considerazione : l’Anmic di Parma nel prossimo Comitato Regionale, che si terrà il prossimo 7 dicembre, si farà parte diligente nel proporre che questo premio o analogo venga esteso anche alle altre Province della nostra Regione.
Siamo stati sollecitati a farlo dall’Anmic di Forlì che da qualche tempo segue con attenzione quanto avviene nella nostra Provincia riguardo al mondo del lavoro.
E noi siamo orgogliosi di poterlo presentare.
A questo punto a tutti i premiati e a tutti coloro che hanno partecipato va il nostro riconoscimento e il nostro augurio di poter superare questo difficile momento di crisi.
La nostra Associazione auspica che verranno aperte fabbriche, ditte, negozi, cooperative e quant’altro possa produrre lavoro e che si torni pertanto ad assumere lavoratori al Nord, al centro e al Sud del nostro Paese.
La nostra Associazione auspica pure che queste assunzioni contribuiranno a riportare tranquillità e serenità nelle nostre famiglie oggi in continua tensione e che tornino a sperare nel futuro ; che ci cominci ad assumere i nostri giovani e che il lavoro li aiuti a formare le loro nuove famiglie.
Siamo certi che in un futuro prossimo il lavoro tornerà a rappresentare per tutto il Paese tranquillità e benessere e questi premi ne rappresentano oggi i prodromi.

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